Ron Arad torna al Museo Holon di Tel Aviv tre anni dopo l'apertura del celebre edificio da lui stesso progettato con «In Reverse»
una mostra che ripercorre simbolicamente tutta la sua carriera
attraverso visioni, elaborazioni e scomposizioni di quello che è
considerato il suo materiale prediletto: il metallo.
L'esposizione
si concentra in particolare su una serie di esperimenti fisici e
simulazioni digitali che vogliono esplorare le resistenze e le
deformazioni di grossi oggetti di metallo come le automobili, o meglio,
"l'automobile", considerando che unica protagonista è la cara vecchia
Fiat 500 della nostra memoria.
Sulle pareti bianche della galleria
Arad ha istallato sei vetture letteralmente "schiacciate" da una pressa
di 500 tonnellate, fissate come nel disegno di un bambino o in un
cartone animato, senza ripristinarne il senso di profondità. Dalla
tridimensionalità "in riverse" al 2D, esplorando la vita e l'anima degli
oggetti oltre al rapporto fra artigianalità e tecnologia.
Ron
Arad ha così commentato: «In Reverse è una mostra sul passaggio dal
fisico al digitale - eccezionalmente in retromarcia. Invece di
manipolare i materiali per renderli funzionali o trasformare modelli
digitali in oggetto reali, qui ho ho fatto esattamente il contrario,
rendendo oggetti completi e utili in qualcosa di assolutamente inutile».
Quasi a recuperarne l'anima.
Fino al 19 Ottobre 2013.
[Fonte: Grazia]
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